La tinta rovina i capelli? FALSO!
Sfatiamo questi miti senza arte né parte! Non sono le tinte che rovinano i capelli ma è la “non conoscenza” del processo di colorazione che porta ad un cattivo risultato. In questo articolo chiariamo una volta per tutte cosa succede ai tuoi capelli quando vengono tinti.
Siamo specialisti nel colore, puoi vedere i nostri risultati sulla nostra pagina di Facebook e ci teniamo al benessere dei tuoi capelli ed, in generale, a farti stare bene. Abbiamo un approccio olistico e quindi di massima attenzione verso dite; a grande richiesta, con questo articolo, rispondo ad una delle domande più frequenti: se mi tingo i capelli me li rovino? Cosa succede realmente quando tingo i capelli? Posso tingermi i capelli di frequente?
La tinta rovina i capelli? E’ una bugia!
Partiamo dall’inizio per comprendere bene cosa succede quando ci facciamo la tinta; per cui parliamo dei capelli.I capelli si suddividono in 3 parti:
- CUTICOLA è lo strato esterno del capello ed è costituito da cellule sovrapposte e de-nucleate che hanno il compito di proteggere l’interno del capello da possibili danni chimici, fisici e da traumi meccanici. Contengono alte concentrazioni di una proteina molto resistente chiamata cheratina. Queste cellule sono incollate assieme da una sostanza chiamata chitina, un polisaccaride simile al grasso.
- CORTECCIA è lo strato intermedio del capello ed anche il più abbondante. È responsabile delle principali proprietà fisiche del capello, come resistenza ed elasticità. Qui le cellule cheratiniche sono più grosse e, sono anche più abbondanti le Melanine, responsabili della colorazione della chioma.
- MIDOLLO parte piu centrale del capello, ma sempre meno presente. Le sue proprietà sono tutt’ora sconosciute.
Tintura permanenti (con e senza ammoniaca) rovinano i capelli?
Innanzitutto dobbiamo tener presente che per conferire la colorazione desiderata devono reagire chimicamente diverse sostanze. Le tinture permanenti e semipermanenti infatti contengono vari composti in grado di reagire tra loro. Vediamo quali sono:
1. Agenti alcalinizzanti
Quando parliamo di tinta, la prima cosa che ci viene in mente, perché al centro del mirino nell’ultimo periodo, è l’ammoniaca. Sfatiamo anche quest’altro mito: ci sono diversi tipi di ammoniache quella contenuta nei colori ammoniacali è la meno aggressiva di tutte ed nociva se ingerita. Si tratta di una sostanza volatile che ha una reazione piuttosto veloce ed una volta finita la sua funzione evapora via senza lasciare residui sulla pelle.
L’alternativa all’ammoniaca è la Mea (monoetanolammina). La Mea non è una sostanza volatile come l’ammoniaca, ma è più semplice definirla come un alcool alcalino. La non volatilità però fa sì che l’alcalinità rimanga costante durante la posa del colore, creando un ambiente meno confortevole al capello.
La funzione dell’ammoniaca e della mea è quella di creare un passaggio alle sostanze coloranti e di attivarle una volta arrivate a destinazione, per questo motivo le colorazioni con ammoniaca sono quelle pi prestanti e con più durata, ed è anche questo il motivo per cui non scompariranno dal mercato!
2. Agenti ossidanti
Un’altra sostanza che fa parte del mondo colore è l’ossigeno. O meglio il perossido di idrogeno. Anche il perossido di idrogeno viene attivato dall’ammoniaca/mea , o meglio, l’ossigeno può lavorare solo in ambiente alcalino, e l’ammoniaca/mea grazie al suo ph altamente alcalino permette al perossido di rilasciare ossigeno e quindi di attivare il processo di ossidazione, in quanto L’acqua ossigenata non solo permette la formazione dei pigmenti, ma esplica anche un’azione di decolorazione del capello, cioè della distruzione della melanina che ne è il pigmento naturale. In tal modo il capello risulta schiarito, e diventa perciò passibile di essere colorato , se si vuole una tinta più chiara e diversa da quella sua naturale. Quindi non è di per se l’acqua ossigenata ad essere aggressiva, in quanto viene anche utilizzata in campo medico come disinfettante antibatterico, ma come viene utilizzata.
3. Agenti allergizzanti
Dobbiamo tenere in considerazione che le tinture permanenti sono sempre incolore, cioè il colore non è direttamente nel tubo, ma si forma in seguito ad una reazione chimica data da una coppia di reagenti, un colorante intermedio primario ed un colorante detto copulante. I coloranti intermedi primari sono la p-fenildiammina e il p-amminofenolo, mentre i copulanti o coloranti intermedi secondari sono gli 1-naftoli, le m-diammine, gli m-amminofenoli, i resorcinoli ed i pirazoloni.
COPULANTI | P-FENILENDIAMMINA | P-AMMINOFENOLO |
Resorcinolo |
Verde – marrone |
Giallo – marrone |
m-fenilendiammina | Blu – viola | Violetto |
m- amminofenoli | Rosso – marrone | Arancio chiaro |
1-naftolo | Blu – viola | Rosso – viola |
2-amminopiridina | Grigio scuro – blu | Grigio chiaro – verde |
E sono proprio queste sostanze che devono essere mantenute ad una concentrazione che si aggira attorno al 6% proprio per il pericolo di tossicità. Ma ad oggi, con tutti i controlli effettuati dalla comunità europea, queste sostanze non sono praticamente piu presenti all’interno delle colorazioni, ma sono state sostituire da sostanze similari con una più bassa incidenza allergizzante o, se sono presenti, sono in percentuali talmente irrisorie da non produrre effetti indesiderati.
Le tinte danneggiano i capelli? Facciamo chiarezza sulle tinture semi-permanenti
Ce ne sono di due tipologie differenti di tinture: ad ossidazione e temporanee, vediamo di capire le differenze.
- Tinture semi- permanenti ad ossidazione: funzionano grosso modo come quelle permanenti, solo che lavorano ad un livello di ph acido. Questo vuol dire che non hanno forza sufficiente per aprirsi un portale verso la parte piu interna del capello e che quindi questi pigmenti di colore si depositano principalmente sull’esterno, e solo in piccola parte nei primi strati, ed è per questo motivo che la sua durata è nettamente inferiore ad una tinta permanente, ed anche la copertura dei capelli bianchi non è una vera e proprio copertura, ma una riflessatura. La parte positiva di queste tinte è che non alcalinizzando il capello non lo sottopongono nemmeno a stress, e quindi il capello risulta decisamente piu lucido e sano.ì
- Tinture semi-permanenti temporanee: sono colorazioni ad alto peso molecolare, questo vuol dire che i pigmenti di colore sono già pronti e che si vanno a depositare sulla parte esterna del capello. Durano pochi lavaggi perché sono solubili in acqua.
Colorazione Naturale? Parliamo di Tinture naturali (Hennè ed erbe tintorie)
L’henné propriamente detto è l’henné naturale o rosso, ottenuto dalle foglie di Lawsonia inermis. Vengono invece chiamati impropriamente henné anche quello neutro, che si ottiene dalla pianta Senna italica (anche conosciuta come Cassia obovata) e quello nero, che si ottiene dalle foglie della pianta Indigofera tinctoria.
Questa tipologia di colorazioni benché naturali non sono in tutto e per tutto benefiche!
Il componente attivo per la colorazione dei capelli (cioè colui che effettivamente copre i capelli bianchi) è il Lawsone che è stato riconosciuto dal SCCS (Scientific Committee on Consumer Safety) come potenzialmente tossico se supera la soglia percentuale del 1,4% e siccome l’henné viene venduto da molti paesi anche extra ue, non riusciamo a sapere se queste percentuali siano rispettate, e soprattutto non sappiamo se nei paesi di coltivazione le regole di buona produzione e i controlli da parte delle istituzioni siano efficienti, anche perché stiamo parlando di erbe e quindi c’è da tenere molto in considerazione il tema della contaminazione batterica!
Rischiamo inoltre di trovare al suo interno il picramato o para-fenilediamina.
Il picramato o sodio picramate additivo utilizzato come colorante sintetico di colore rosso, normalmente aggiunto all’hennè di scarsa qualità per rinforzarne l’effetto e per ridurre drasticamente i tempi di rilascio del pigmento. Sostanza fortemente allergizzante e potenzialmente cancerogena (ad alte dosi)
La para-fenilediamina (PFD o PPD) è una sostanza d’origine sintetica che trova impiego come agente scurente delle tinture per capelli, anche questa fortemente allergizzante e potenzialmente cancerogena ed inquinante.
Quindi per quanto riguarda l’Henné bisogna stare molto attenti al paese di origine e prediligere quelli certificati UE! Ma per il resto l’Henné è molto utile per chi ha problemi di dermatite seborroica per le sue proprietà astringenti, antibatteriche e dermopurificanti e per chi ha capelli molto fini per le sue proprietà rimpolpanti.
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